psicologia pedagogia



Lo sviluppo percettivo nel neonato ||Psicologia

La percezione rappresenta uno dei temi più studiati dalla psicologia sperimentale.
Grazie ai processi percettivi il bambino acquisisce le informazioni sul mondo circostante e interagisce con esso.
Dalla nascita il bambino è capace di ricavare informazioni grazie a particolari strutture nervose, i recettori sensoriali.
⇒ Udito: entro pochi mesi il bambino riconosce la provenienza dei suoi e la voce della madre.
⇒ Olfatto: il bambino riconosce l'odore della madre e reagisce con smorfie a odori sgradevoli.
⇒ Gusto: reazioni di suzione ad alimenti dolci e di rifiuto o vomito a quelli amari o acidi.
⇒ Tatto: attraverso la pelle e il tatto il bambino stabilisce la relazione con la madre.
⇒ Vista: l'apparato visivo del neonato è piuttosto immaturo, ma consente di cogliere chiaramente i contrasti di chiarezza, i colori vivaci, gli stimoli di movimento e di portare l'attenzione ai volti.


Universo del bambino ||Psicologia

Nel periodo prenatale una cellula, lo zigote si trasforma poco a poco in un bambino.
In questo processo si distinguono tre fasi:
⇒ Il periodo germinale, embrionale e fetale.

Le più recenti scoperte sulle abilità del neonato dimostrano che già durante la gravidanza il feto usa i sensi.
Nei mesi che precedono la nascita non c'è soltanto un accrescimento di peso e di volume, ma anche una sorprendente maturazione delle funzioni sensoriali.



Le più recenti teorie dello sviluppo hanno una visione del bambino come organismo competente, dotato di proprie capacità sin dalla nascita: i riflessi.
⇒ Riflesso di Moro, riflesso di Grasping, riflesso della marcia automatica, riflesso di suzione, riflesso di Babinski, riflesso palpebrale e il riflesso di ritirare il piede.

Tutti i riflessi inizialmente sono involontari, ma col tempo si trasformano in atti volontari.


Psicologia dello sviluppo ||Psicologia

La psicologia dello sviluppo studia i cambiamenti nell'evoluzione psicologica individuale:
l'individuo è visto infatti come un soggetto in continua evoluzione, non solo nel periodo dell'infanzia e dell'adolescenza, ma lungo tutto l'arco della vita.
La disponibilità di nuove tecnologie per lo studio del cervello hanno permesso di raggiungere risultati molto avanzati nella comprensione dei processi di sviluppo.

Il pensiero maggiormente condiviso è che corredo biologico, elementi ambientali ed esperienze interagiscono nella crescita individuale.
Lo sviluppo è dunque un processo complesso, nel quale entrano in gioco diversi elementi che non possono essere considerati come a sé stanti, ma vanno osservati all'interno di un complesso più ampio.

Ordine e disordine ||Sociologia

L'ordine sociale è una condizione irrinunciabile per realizzare la pacifica convivenza di chi abita in un territorio.
La sociologia rispetto al confitto ha storicamente assunto posizioni differenti.


Emile Durkheim e Talcott Parsons sono conviniti che il disordine sia qualcosa da arginare senza esitazioni, perché patologico.








Max Weber invece sostiene che ordine e disordine sono da considerare come forze complementari.
Non si dà l'uno senza l'altro.
Ogni situazione di squilibrio prepara la strada verso un nuovo equilibrio, che verrà raggiunto completamente nel momento in cui matureranno i tempi.

   Le regole di comportamento ||Sociologia

In tutte le collettività stabili e strutturate nascono dei modelli di comportamento, che se seguiti consentono di evitare il conflitto con gli altri.
I modelli di comportamento svolgono la funzione di regole, da seguire per tutti coloro che aspirano a integrarsi in maniera pacifica nella collettività. Per questo vengono chiamate norme sociali.
Queste norme sono dei vincoli che la società pone al comportamento individuale dei suoi membri, per orientare il loro comportamento sociale
Alcune sono leggi, altre norme morali, e altre ancora sono abitudini.
Ciò che tutte le norme hanno in comune è l'essere condivise dalla maggior parte della collettività.

Le norme sociali portano un altro elemento fondamentale nelle società, chiamato ordine sociale. 
L'ordine sociale è una condizione perchè la vita quotidiana abbia senso, perchè si svolge non a caso, ma secondo una logica, questo ordine viene anche chiamato routine



Sociologia

Aristotele sosteneva che l'essere umano è di natura socievole, quindi non deve sforzarsi per stabilire delle relazioni con gli altri.
Per costruire i rapporti con le persone disponiamo della parola, per esprimere pensieri, emozioni, sogni ecc..
Riteneva in oltre che anche se avessimo tutto quello che ci serve per sopravvivere autonomamente, chercheremmo comunque la compagnia di un altro essere umano, perché è inscritto nella nostra natura.





Thomas Hobbes sosteneva invece che senza delle leggi capaci di disciplinare il comportamento degli individui si scatenerebbe una guerra di tutti contro tutti.
Secondo lui l'associarsi non è un fattore naturale, ma succede piuttosto per paura di soccombere o per un vantaggio personale.



Sociologia

La sociologia studia il comportamento degli umani visto nel contesto degli altri umani, con cui essi entrano quotidianamente in contatto.

La società è l'insieme degli individui, che interagiscono tra loro in un certo territorio e condividono una determinata cultura.
La cultura quindi può essere definita come l'insieme di prodotti dello spirito di una particolare società.

⇒ Tra la sociologia e l'antropologia culturale c'è una somiglianza perché entrambe si occupano dell'intera società.
Tuttavia il sociologo studia la società in cui vive, mentre l'antropologo studia in linea di principio le società diverse da quelle a cui appartiene.

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