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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

psicologia pedagogia

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Lo sviluppo percettivo nel neonato ||Psicologia La  percezione  rappresenta uno dei temi più studiati dalla psicologia sperimentale. Grazie ai processi percettivi il bambino acquisisce le informazioni sul mondo circostante e interagisce con esso. Dalla nascita il bambino è capace di ricavare informazioni grazie a particolari strutture nervose, i   recettori sensorial i . ⇒  Udito : entro pochi mesi il bambino riconosce la provenienza dei suoi e la voce della madre. ⇒  Olfatto : il bambino riconosce l'odore della madre e reagisce con smorfie a odori sgradevoli. ⇒  Gusto : reazioni di suzione ad alimenti dolci e di rifiuto o vomito a quelli amari o acidi. ⇒  Tatto : attraverso la pelle e il tatto il bambino stabilisce la relazione con la madre. ⇒  Vista : l'apparato visivo del neonato è piuttosto immaturo, ma consente di cogliere chiaramente i contrasti di chiarezza, i colori vivaci, gli stimoli di movimento e di portare l'attenzione ai volti.

sociologia

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LE ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA LE RADICI FILOSOFICHE NATURALISMO E CONTRATTUALISMO In precedenza era compito dei  filosofi  spiegare il funzionamento e le cause dei fenomeni   naturali , dell'essere umano ,  della società  e solo in seguito le singole discipline si sono  emancipate .  Il primo filosofo che utilizzò la parola "sociologia" fu August Comte. Per molto tempo dominò la  concezione naturalistica , secondo la quale la società sarebbe un fatto naturale scaturito dalla socievolezza istintiva umana.  Emerse inoltre il problema della compatibilità tra individui e norme, a cui si trovò soluzione con la teoria del  contratto sociale , che erano delle regole di convivenza certe e condivise.  MONTESQUIEU E LO "SPIRITO DELLE LEGGI Negli anni dell' illuminismo  si affermò che lo stato di natura e il contratto sociale fossero solo delle  ipotesi astratte .  Montesquieu sostenne che la teoria del contratto sociale fosse priva di attenzioni per l'evoluzio

psicologia

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LO SVILUPPO EMOTIVO E SOCIALE DEL BAMBINO   CHE COSA SONO LE EMOZIONI Le emozioni sono definite come stati complessi dell'organismo caratterizzati da fattori psicologici e fisiologici : la paura, ad esempio, è uno stato mentale accompagnato da modificazioni fisiche. Questi cambiamenti rendono l'organismo pronto ad una risposta adattiva, ossia idonea a favorire l'adattamento ad una certa situazione. IL RUOLO DELLE EMOZIONI Le emozioni influe nzano l'attenzione, la motivazione e gli interessi personali, indicandoci gli scopi verso cui muoverci e aiutandoci a conseguirli. Anche nei processi di valutazione entrano in gioco le emozioni: infatti un oggetto è ritenuto bello o brutto a seconda del fatto che mi piaccia o non mi piaccia e alle esperienze a cui si collega. Molti studi hanno evidenziato che elementi percettivi, motori, cognitivi ed emotivi interagiscono tra loro nello sviluppo. Uno sviluppo emotivo regolare faciliterà

funzioni cognitive del linguaggio

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Il linguaggio dal punto di vista cognitivo svolge una funzione essenziale, perché permette di fissare nella memoria fatti ed emozioni, attribuendogli un significato. Nel corso dello sviluppo individuale il linguaggio supporta la costruzione di un sistema ampio e complesso di conoscenze .  Un'altra competenza che viene sviluppata durante la crescita è quella dell' argomentazione , cioè il bambino impara a esprimere il suo punto di vista. Il linguaggio permette quindi di potenziare la struttura cognitiva dell'individuo .

il linguaggio

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Noam Chomsky riteneva che la capacità di produrre parole e frasi fosse una competenza che si basa sulla grammatica universale e che si specifica in una lingua particolare.  E' innata. Egli chiama questo linguaggio innato L.A.D . e lo concepisce come grande matematica del linguaggio, che si trova nella struttura biologica del sistema nervoso. Jean Piaget sosteneva che lo sviluppo del linguaggio sia strettamente legato allo sviluppo cognitivo quindi i messaggi intenzionali non possono esserci prima degli 8/10 mesi. La comunicazione si affina pian piano che aumentano le competenze del bambino . Trevarthen  sosteneva che il bambino nasca predisposto alla relazione e allo scambi o . Grazie allo scambio con la madre il bimbo sperimenta la condivisione delle emozioni e impara una modalità di comunicazione che Trevarthen definisce interrogativa primaria . Dopo 5 mesi se ne sviluppa una secondaria, in cui la comunicazione si apre al mondo esterno .